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Il Balseto Laudense

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La storia

“…I monaci si misero di buona lena a fabbricare licore dulce et agresto col quale conciavano carni e pesci di fiume, e le costolute verdure che nascevano nei loro orti per rendere gustosi i cibi e tutti li potaggi…”

Le origini di questo prodotto vanno ricercate nei libri di storia che narrano delle vicende del territorio lodigiano e feudale in generale. 

Si narra infatti che..

“…Tal ruggero da Imola, aveva portato con se plante de uve Trebbiane che avea messo a dimora ne li orti che i monaci de Certosa aveano nei poderi de Lodi e de San Colombano. Con tali uve i monaci faceano un condimento de superiore qualitate conciato con aromi e spezie…”

Il Balseto Laudense veniva infatti utilizzato anticamente in aggiunta all’acqua per dissetare i mietitori di grano; in seguito i monaci Certosini scoprirono il suo valore come condimento da cucina e lo definirono “Licore de cucina dulce et agreste”.

La ricerca storico-gastronomica

In tempi recenti, il minuzioso lavoro di Paola Rancati, fondatrice di Gran Sapori, ha riportato ad antico splendore il Balseto Laudense. I migliori ristoranti lo utilizzano oggi in alcune delle loro preparazioni per esaltare e arricchire il gusto con un tocco di delicata originalità.

 

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"…Tal Ruggero da Imola, avea portato con se plante de uve Trebbiano che avea messo a dimora ne li orti che i monaci de Certosa aveano nei poderi de Lodi…"